Il Municipio ripulito – Foto Qui Ischia
La tinteggiata di fresco ci voleva. Era da un bel po’ che il palazzo municipale di Ischia si presentava in condizioni tutt’altro che decorose, con buchi sui muri, cornicioni a pezzi, infissi cadenti e rappezzi arlecchineschi sulla facciata. Una bruttura e una sfacciata contraddizione per l’ente che – giustamente – richiama i privati a restaurare i prospetti dei loro palazzi, a tutela dell’estetica cittadina. Che va assicurata in ogni paese, ma che in una località turistica vale il doppio. E in piazza Antica Reggia la facciata ripulita e rinfrescata del Municipio quasi a tempo di record è una bella novità.
Smontate le impalcature sul davanti, adesso si sta procedendo sul prospetto di via Iasolino e sul retro dello stabile, ridotto in uno stato ancora peggiore di come stava la facciata fino a pochi giorni fa. Tranne che per l’ingresso del Salone delle Antiche Terme Comunali, che era stato sottoposto ad una “cura” radicale nel settembre dell’anno scorso, poco prima che si svolgesse la festa per i 160 anni dell’apertura del porto. E proprio quell’intervento di restauro, oltre a sottrarre al profondo degrado in cui era caduta la storica sala ottocentesca, era l’unica destinata a rimanere nel tempo. O, almeno, così sembrava. perché adesso, a distanza di appena un anno, si sta rimettendo mano anche in quel pezzo del palazzo comunale. Probabilmente, perché la tonalità di giallo scelta per la tinteggiatura in corso è più scura di quella usata un anno fa per l’ingresso di rappresentanza delle Antiche Terme.
E così, dopo tanti anni di abbandono, siamo addirittura a due pitturazioni in poco più di dodici mesi! Ad abundantiam, insomma. Piccola nota a margine: ma non sarebbe stato più logico organizzare i lavori in modo da non raddoppiare lì dove già si era intervenuti a così breve distanza di tempo? Così…anche per una questione di costi. Ma tant’è, a Ischia c’è l’abitudine di esagerare. E perciò o si manda tutto in malora o si rifà per due volte lo stesso lavoro. Comunque, meglio abbondare, dice il proverbio. A Ischia la via di mezzo non esiste.