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Sanità Sanità da Terzo Mondo: al Poliambulatorio di Ischia mancano i materiali essenziali
Sanità da Terzo Mondo: al Poliambulatorio di Ischia mancano i materiali essenziali
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10 anni ago |

Foto Qui Ischia
Neppure più l’acqua per friggere i pesci. E’ questa la situazione in cui è ridotto il poliambulatorio del presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia, dove ormai manca anche l’essenziale per svolgere il servizio quotidiano al pubblico. Stamattina, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, quando i sanitari si sono trovati in difficoltà anche ad asciugare poche gocce di sangue, mentre veniva medicato un paziente. E già, perché da settimane in via Mirabella non hanno più a disposizione i rotoli di carta che servono per le piccole emergenze come quella di oggi o per rivestire i lettini dove vengono visitati gli utenti. Una condizione da Terzo Mondo, che nonostante le segnalazioni e le sollecitazioni, si sta protraendo oltre ogni limite di tolleranza. E ben al di là della buona volontà di medici e infermieri, che debbono sorbirsi anche le giuste critiche e lamentele dei cittadini, per i quali è impossibile non notare, anche da profani, certe carenze macroscopiche.
E’ una delle cose più normali, semplici, essenziali: ricoprire con la carta il lettino per le visite ogni volta che vi si stende un nuovo paziente. Avviene in ogni ambulatorio medico, privato o pubblico, decine di volte al giorno. Un sistema “usa e getta” per garantire nel modo migliore l’igiene dei lettini, che accolgono tante persone. Ma questo gesto ordinario non è possibile già da una ventina di giorni, al “San Giovan Giuseppe”. Perchè i rotoloni di carta non arrivano, nonostante siano stati ordinati regolarmente, in modo da consentirne sempre la disponibilità. Ma le richieste sono rimaste senza risposta. Tanto da arrivare alla perdurante carenza che si è toccata con mano anche stamattina. Quando ci si è trovati in difficoltà anche davanti a poche gocce di sangue: il colmo per un presidio sanitario.
All’origine di questa penuria di materiali di prima necessità vi sarebbe, in base alle risposte arrivate finora, la mancata firma, da parte del Commissario dell’Asl degli ordini per l’acquisto dei materiali richiesti dal Distretto isolano. E il protrarsi delle mancate forniture ha determinato la penuria di queste settimane. Un periodo di tempo già fin troppo lungo, rispetto a servizi di cui va garantito il corretto funzionamento quotidiano.
A questo punto, urge che la direzione del Distretto di Ischia si faccia sentire a Monteruscello per sbloccare gli ordini essenziali rimasti inevasi. Anche ipotizzando che l’Asl, nella nuova fase, voglia rivedere i contratti e le condizioni di acquisto preesistenti, anche in un’ottica di verifica e magari di spending review, ciò tuttavia non può avvenire a discapito dell’efficienza giornaliera dei servizi sul territorio. Si facciano tutti i controlli, le revisioni, le ricontrattazioni, MA SIA ASSICURATO SEMPRE E COMUNQUE IL RIFORNIMENTO DEI MATERIALI NECESSARI PER I PRESIDI SANITARI CHIAMATI A DARE ASSISTENZA AI CITTADINI.
E nel frattempo che a Monteruscello si svegliano, si trovi un’alternativa pratica immediata, magari in collaborazione tra Distretto e ospedale. Ma si può bloccare di fatto un Poliambulatorio vitale, su un’isola, perchè non arrivano i rotoli di carta?