Lavori in corso all’infinito e defaillance antiche, ma dove si è persa la Circolare 12?

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Foto Qui Ischia

Se ne sono perse le tracce da mesi, dove lo si dovrebbe trovare. In compenso, lo si incrocia talvolta dove non dovrebbe passare. Il percorso reale dell’autobus C12 resta un rebus da quando non segue più il suo itinerario originario. Quello che ne giustifica (o almeno ne giustificava) la funzione di “circolare”, chiamata a collegare le diverse zone del territorio del Comune d’Ischia. Ciò che non avviene più da un pezzo. Con disagi per gli utenti del servizio, che solo in parte sono alleviati dal bus C13, che non rappresenta un’alternativa valida, se non a costo di ulteriori notevoli perdite di tempo per raggiungere le tappe intermedie dell’itinerario stabilito.

All’origine di tutto ci sono i lavori che da mesi stanno bloccando il paese, ora su un tratto di strada ora su un altro. Di volta in volta si sono dovuti necessariamente stravolgere i percorsi degli autobus interessati e, per forza di cose, ad essere più frequentemente coinvolta è stata proprio la Circolare 12, che si è trovata le strade sbarrate ora qua ora là dai cantieri sorti come funghi. E ogni volta è stato modificato l’itinerario, con informazioni parziali all’utenza, anche a causa del fatto che non si sa mai quando i lavori nei diversi tratti stradali saranno ultimati, per cui anche gli avvisi sono inevitabilmente incompleti e frammentari.

D’altra parte, quella è stata sempre una linea difficile, per quanto necessaria, visto che collega il centro con le zone collinari e passa per Campagnano. Eppure, di defaillance ne ha sempre avute parecchie – per questo, difficile – e nei periodi di crisi è stata sempre una delle prime ad essere sacrificata all’insufficienza di autobus. Tante corse saltate, uscite a intermittenza, orari non coordinati con le linee intercomunali per i collegamenti scolastici. Una situazione critica che è peggiorata drasticamente con le interferenze dei cantieri, praticamente il colpo di grazia ad un servizio già pessimo.

Nel frattempo, quelli che sono rimasti appiedati e nell’impossibilità di usufruire del servizio pubblico, restano in attesa, sempre meno fiduciosi, che qualcosa possa cambiare. A chi ha chiesto lumi all’Eav, hanno risposto che finché non riceveranno il via libera completo dal Comune, dopo il ripristino dei percorsi impegnati dai lavori in corso, la C12 non riprenderà il suo itinerario. Previsioni sui tempi impossibili, la spiegazione – diciamo così – equivale al classico campa cavallo.

Ciò nonostante, sugli orari ufficiali dei bus in vigore dal primo di novembre, affissi negli appositi spazi in prossimità delle fermate più “strategiche”, il percorso indicato, con la scansione dei tempi delle diverse corse, è quello originario, regolamentare. Così, chi non dovesse sapere delle variazioni in corso d’opera che sono intervenute, può tranquillamente aspettare per ore il bus che non arriverà alle fermate non attive. Che è poi quello che succede da mesi con la C12. Tanto ormai i disservizi sono la regola, mica il contrario.

A proposito: gli orari Eav affissi a beneficio degli utenti isolani e forestieri portano la data del novembre 2014. Tanto nulla è cambiato in un anno.  Almeno sulla carta…

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