Finalmente spiagge presentabili anche fuori stagione, svolta durevole o fuoco di paglia?

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Foto Qui Ischia

Sarà che c’è stato un lungo periodo di bonaccia, durante il quale il mare non ha scaricato a terra il solito carico di rifiuti, che ci restituisce puntualmente – e giustamente – appena può. Ma è proprio un bel vedere quando, come oggi, passeggiando lungo le spiagge ischitane, ci si può soffermare solo sul panorama, senza essere costretti ad uno slalom tra la “monnezza”. Come, purtroppo, è stato sempre abbastanza usuale al di fuori della stagione balneare, dalla chiusura degli stabilimenti alla ripresa dell’anno seguente. E nonostante gli arenili per un’isola rappresentino una risorsa che non può essere legata alla stagionalità, ma che deve essere fruibile e soprattutto godibile 365 giorni all’anno. Tanto più che Ischia ormai fa turismo tutto l’anno, come dimostrano le numerose presenze che si registrano anche in questi giorni.

Solo quindici giorni fa,  Qui Ischia aveva evidenziato una situazione a dir poco indecorosa, mentre c’erano ancora turisti che prendevano il sole e si facevano il bagno sul litorale dal Ponte al Porto. Non solo rifiuti portati dal mare, compresa tanta plastica, ma anche sacchetti accatastati sul limitare delle stradine interne, al confine con l’arenile. Il segno di una trascuratezza generale, di una mancanza di cura che nessun paese può e dovrebbe permettersi, a maggior ragione se vive di turismo. Una deficienza caratteristica di Ischia, segnalata da diversi anni senza che fosse servito fino ad allora a cambiare le cose, a invertire una rotta sbagliata e fortemente controproducente.

A quanto pare, però qualcosa comincia a muoversi nella giusta direzione. Stamattina, la novità era proprio che la spiaggia era finalmente presentabile, in tutti i tratti, sia quelli corrispondenti alle concessioni che quelli liberi. Già la Spiaggia dei Pescatori alla Mandra ha un’altra faccia: niente schifezze in quantità, plastica pressoché inesistente, tranne qualche raro esemplare (che è già di per sé una notizia), neppure più i pezzi di legno e le canne che spiaggiano ad ogni mareggiata. Solo le cicche che i bagnanti seppelliscono in quantità industriali sotto la sabbia e che poi inevitabilmente riemergono, insozzando i lidi. Stesso spettacolo anche sul resto del litorale, fino a San Pietro. Mentre al Lido sono ancora in corso i lavori per l’insabbiamento delle condotte.

Dunque, mantenere le spiagge presentabili è fattibile, non è un’impresa impossibile! Ci vuole organizzazione, buona volontà. E anche regole chiare e precise, che si spera da quest’anno diventino operative, coinvolgendo attivamente il Comune e gli operatori balneari. Perché la condizione quasi ideale di questi giorni diventi la normalità anche da ottobre ad aprile, garantendo il decoro che merita ad una delle principali risorse ambientali (e turistiche) del territorio. E anche per motivi di tutela ambientale, giacché è dovere di tutti evitare che la plastica, il polistirolo e gli altri rifiuti che ci tornano indietro, finiscano di nuovo in mare a fare disastri per decenni e secoli, visti i tempi lunghissimi di distruzione di alcuni materiali, fortemente inquinanti.

Avremo il piacere di veder confermato nel tempo il “miracolo” attuale? Auguriamoci che si tratti davvero della svolta tanto attesa e che le spiagge tornino ad essere un bel richiamo, invece che un motivo di vergogna. Come sono state sempre “fuori stagione”.

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