
Foto Qui Ischia
Alla fine, il “c’amma fà” ha vinto, sulle spiagge ischitane. E ci ha esposto alle solite brutte figure con i turisti che nei giorni scorsi, complice il clima più che favorevole, non avevano trascurato di andare a passeggiare in riva al mare. Come è naturale che sia tra i principali desideri di chi sceglie una località di mare per le sue vacanze invernali. A Ischia, però, non si è arrivati ancora a capire che i lidi non devono essere puliti e presentabili solo tra maggio e ottobre, quando sono la “materia prima” della stagione balneare, ma debbono esserlo per dodici mesi all’anno, compresi quelli invernali, nell’interesse dell’accoglienza turistica che ormai va garantita nel migliore dei modi anche “fuori stagione”. A parte il fatto che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti inquinanti, in particolare plastiche e affini, sono fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente marino, di cui tutti dovremmo farci carico con comportamenti più responsabili ed ecosostenibili.
E invece, la passeggiata sulla sabbia si è trasformata anche in questi giorni in uno slalom tra i rifiuti, soprattutto di plastica. Presenti in quantità preoccupanti, a maggior ragione perchè per quasi tutto il mese di dicembre il mare era stato calmo come una tavola e non aveva trasportato a terra tanti detriti come accade solitamente in questo periodo dell’anno e come si sarà di certo verificato in questi ultimi due giorni di ritrovato clima invernale. Unica eccezione, la Spiaggia dei Pescatori tra lo chalet Primavera e Punta Molino, grazie all’intervento da volontario di Claudio Ciriminna, che tra Natale e Capodanno aveva provveduto a raccogliere (e a separare con smaltimento differenziato) tutti i rifiuti incontrati, a parte quelli che per essere raccattati avrebbero necessitato di una rastrellata completa. Un lavoro di cui si sono visti gli effetti proprio a Capodanno, con la spiaggia piena di gente per il tuffo annuale di buon augurio.
Ben diversa la situazione sugli altri lidi ischitani, dove di “monnezza” ce n’è stata e pure tanta. UN VERO SCHIFO, considerato che proprio per il buon tempo si sarebbe potuto e dovuto provvedere alla rimozione di plastiche, polistirolo, lattine e vetri, almeno a ridosso delle festività, in previsione del periodo turistico invernale. Sulle spiagge sarebbero dovute rimanere solo le “banquette” di Posidonia, che sono naturali e fanno parte anche del fascino del mare d’inverno e magari canne e legni, non certo quel porcile che in certi tratti abbiamo esibito ai visitatori dei nostri lidi.
A quanto pare, nonostante sia sempre indicato tra i problemi da risolvere ormai da diverso tempo, neppure quest’anno si è riusciti nella “magia” di organizzare un sistema efficace di manutenzione invernale degli arenili. Eppure, la pulizia delle spiagge non è meno strategica per l’immagine turistica dell’isola di quelle delle strade, delle piazze, degli spazi di verde pubblico. Se ci si preoccupa di quelli, con il contorno di polemiche che c’è stato quest’anno, perchè si ignora l’esigenza di decoro dei percorsi in riva al mare? Un’altra occasione sprecata, un altro anno buttato. E ancora uno spettacolo indecoroso offerto ai preziosi ospiti “fuori stagione”.