Fermate il cemento che sta condannando a morte gli eucalipti di via Nuova Cartaromana!

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Foto Qui Ischia

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Due degli eucalipti che costeggiano via Nuova Cartaromana sono stati tagliati da poco, a qualche mese dal loro completo disseccamento. Altri due, più avanti, sono già stati condannati a morte dal cemento con cui gli artefici del nuovo marciapiede hanno pensato di sigillarli a terra, senza prevedere neppure qualche centimetro libero, alla base dei tronchi. Per altri tre c’è ancora la possibilità di salvarli, visto che i lavori intorno ad essi non sono ancora finiti e che si potrebbe ancora prevedere una piccola “zona di rispetto”. Come di regola dovrebbero sempre essercene intorno alle alberature stradali.

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C’è un tratto del marciapiede in rifacimento su cui non è stato ancora realizzato il massetto di cemento. Quello che, poco più avanti, ha completamente imprigionato, destinandoli a morte sicura, i grossi eucalipti sopravvissuti, per certi versi miracolosamente, fino ad oggi. Dunque, in quel pezzo non completato, da lunedì, quando si ricomincerà a lavorare, si dovrebbe provvedere a riservare uno spazio libero tutt’intorno ai tre tronchi a rischio. A cominciare da quello che è stato tranciato in parte alla base, non si capisce con quale criterio e secondo quale logica. Ma tant’è, ormai danno (pure brutto) è fatto, non si può riparare. Ma si può, si deve almeno evitare la colata di cemento mortale.

Di regola, si dovrebbe anche eliminare il cemento di troppo già messo intorno agli altri alberi già “trattati”. Ci sono ancora gli operai sul posto, con tutta l’attrezzatura necessaria, perchè non lo si fa?

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Chi si prenderà la responsabilità di realizzare e poi di avallare la cementificazione degli eucalipti rimasti, abbia allora il coraggio di andare fino in fondo, cioè di abbattere tutti gli alberi di via Nuova Cartaromana. Perchè tanto vale farlo adesso e “apparare” pure la pavimentazione del marciapiede, se gli alberi sono comunque destinati a morire con la “cura” che è stata riservata loro.

Altrimenti, bisogna salvarli e allontanare il cemento dalla base dei tronchi. Ovvero fare un lavoro a regola d’arte. A Ischia, è pretendere troppo?

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