Home
Ambiente Pineta degli Atleti, dopo la manutenzione del verde, perchè il resto è ancora uno “sperpetuo”?
Pineta degli Atleti, dopo la manutenzione del verde, perchè il resto è ancora uno “sperpetuo”?
Posted about
9 anni ago |
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Le buche incenerite si notano ancora. Lì sono state bruciate di recente le foglie raccolte e i rami tagliati qualche settimana fa nella Pineta degli Atleti. Il primo dei parchi pubblici ischitani ad essere sottoposto a interventi di pulizia e manutenzione del verde, ora in corso anche nella Pineta Mirtina. Poteva essere l’occasione buona pure per provvedere ad altri lavori necessari e
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
perfino urgenti per il decoro e la fruizione dell’area verde su via Michele Mazzella. Ma questa seconda parte della sistemazione è saltata, non si sa in base a quale criterio. E adesso, a maggior ragione con il sottobosco ridimensionato, le tante piccole brutture sparse qua e là si fanno notare ancora di più. E al di là del problema di immagine, che comunque
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
non è secondario, c’è quello da non trascurare della fruibilità dello spazio pubblico, dove ormai è complicato pure sedersi in condizioni di sicurezza.
Le PANCHE RUSTICHE a doghe di legno, presenti nelle pinete e in altri punti strategici del paese, sono ridotte quasi ovunque ai minimi termini. Le assi, senza un’adeguata manutenzione negli ultimi
Foto Qui Ischia
anni, si sono infradiciate
Foto Qui Ischia
per l’esposizione agli agenti atmosferici e lì dove non si sono ancora spezzata o disintegrate, sono ugualmente a rischio di crollare se qualcuno vi si dovesse sedere. Come sarebbe normale e naturale che accada. Dall’inizio del percorso, in corrispondenza dell’ingresso di via Foschini, ancora ingombro dei materiali per i lavori
Foto Qui Ischia
infiniti dell’impianto
Foto Qui Ischia
fognario, le sedute sono tutte impraticabili. Affogate nell’erba, che è rimasta alta solo intorno alle panche, ma soprattutto con le tavole rotte o pericolanti, quando non è “sgarrupata” pure l’intelaiatura di ferro, comunque grondante ruggine, che rappresenta spesso anch’essa un pericolo.
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
E sempre restando agli arredi necessari, in un parco i CESTINI PER I RIFIUTI non possono mancare. Nella Pineta degli Atleti ce ne vorrebbero di più. più diffusi nel sentiero principale e nei secondari, ma anche quelli che sono rimasti, sono devastati e a mala pena riescono a stare in piedi e a svolgere la loro funzione per aiutare (con la civiltà dei frequentatori, che non è per nulla scontata) a non trasformare il polmone verde in un immondezzaio. E non c’è più traccia di mattonelle con le indicazioni, distrutte dal tempo e dai vandali, a parte una scritta “non cogliere i fiori” anche se di fiori non c’è l’ombra, né delle attrezzature di legno che a suo tempo erano state impiantate a vantaggio di chi si reca in pineta a praticare sport. E fu allora, non a caso, che la si ribattezzò Pineta degli Atleti.
Altro spettacolo indecoroso lo offre la VECCHIA RECINZIONE dall’ingresso di via Foschini verso l’interno. La vecchia rete metallica, che segna il confine con le proprietà limitrofe, è mezza crollata in più punti e andrebbe risistemata e rinforzata.
Tutto sommato, non si tratta di lavori particolarmente impegnativi né costosi. Tutte cose che un servizio manutenzione efficiente dovrebbe risolvere non una tantum, ma con interventi periodici, che sarebbero anche più semplici ed economici e non ridurrebbero gli arredi e le altre installazioni al livello di distruzione in cui si trovano. Ridipingere le panchine, cambiare le tavole fradice, riparare i cestini fatti degli stessi materiali o, per come stanno adesso, sostituirli, sono operazioni elementari, a cui si sarebbe già dovuto provvedere in coda ai lavori sul verde, per completare l’opera e restituire decoro, funzionalità e fruibilità alla pineta.
D’altra parte, se non si procede adesso, con questi lavori, nella stagione più favorevole, anche come “maquillage” turistico, quando vi si provvede? Forse MAI, come è stato fino adesso?
A proposito, almeno il cartello scolorito all’ingresso sul parcheggio di via Michele Mazzella, con la scritta a pennarello quasi invisibile che indica la chiusura alle 19 (di questi tempi, è buio pesto), lo vogliamo cambiare?