Sono sempre più sorprendenti le modalità dei lavori “made in Ischia”. Proprio quando il peggio dopo settimane sembrava essere alle spalle, in attesa dell’asfaltata finale di rifinitura (quando verrà…), la laboriosa “pratica” del marciapiede di via Nuova Cartaromana si è improvvisamente riaperta. Stavolta, ad essere sventrato è l’unico tratto riservato ai pedoni esistente sulla destra, proprio all’inizio della strada tra via Antonio Sogliuzzo e l’ingresso di via Antonio De Luca. Un lavoro appena cominciato e subito messo in “stand by”, nonostante i disagi e i fastidi che provoca quello smantellamento, visto che quel pezzo di strada è molto delicato per il traffico ed è “strategico” soprattutto negli orari di entrata e di uscita da scuola degli alunni della “Buonocore”. Una condizione che avrebbe dovuto suggerire -ma va? – di stringere al massimo i tempi del rifacimento, mentre sta accadendo esattamente il contrario.
Con perfetto tempismo, lo smantellamento è avvenuto proprio alla vigilia dello scorso week-end, cioè del riposo del sabato e della domenica, che nell’occasione si è protratto pure per il ponte di Carnevale. Poi, con la Quaresima è arrivata anche la tempesta di vento e allora è saltata anche la ripresa del mercoledì. Ma non è bastato e sulla base delle previsioni meteo più pessimistiche, tutto è rimasto fermo anche oggi. Domani è venerdì, magari penseranno che non vale la pena mettere mano, prima del fine settimana. Che poi c’è pure il Festival di Sanremo ed è un altro buon motivo per fare un altro ponte. E così, tanto vale rinviare direttamente a lunedì, ammesso che in cielo splenda il sole, non ci sia bava di vento e le temperature siano miti…Tanto, che fretta c’è? Settimana più settimana meno, non c’è da affannarsi e l’anno è appena iniziato.
Ma invece di rinviare lo svolgimento dei lavori “sine die”, non potevano rinviare lo smantellamento a quando erano sicuri di poter cominciare la ricostruzione il giorno dopo? Che razza di organizzazione del lavoro è mai questa? Degna del peggior “made in Ischia”, non c’è che dire. E come al solito, nessuno controlla…
Che poi, volendo essere pignoli, viene anche da chiedersi che bisogno ci fosse di sventrare quel pezzo di marciapiede che era l’unico in buone condizioni su quella strada. Al massimo, c’era da dare una “pittatina” ai gigli e si potevano risparmiare tempo e soldi da dedicare a qualche altro lavoretto, che ce ne sarebbero tanti da fare, sicuramente più utili e perfino urgenti. Ma l’opera di Cartaromana andava completata. Vedremo alla fine (quando sarà…) che capolavoro ne uscirà.