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comuni Peppino Mazzella e Gianni Vuoso: “La sala stampa del Mazzella sia intestata a Mario Cioffi!
Peppino Mazzella e Gianni Vuoso: “La sala stampa del Mazzella sia intestata a Mario Cioffi!
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9 anni ago |
COMUNICATO STAMPA
I giornalisti Peppino Mazzella e Gianni Vuoso hanno presentato al sindaco d’Ischia ed al presidente del Consiglio comunale, formale istanza per intitolare la Sala stampa dello Stadio “E.Mazzella” alla Memoria del giornalista Mario Cioffi (1930-2002), pioniere della Stampa Sportiva nell’isola d’Ischia.
La richiesta è stata presentata, ai sensi e per gli effetti dello Statuto Comunale e della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, il 16.2, con prot. N. 4216.
Mazzella e Vuoso ricordano che Cioffi, impiegato alle poste, iniziò la sua attività giornalistica negli anni 50 come corrispondente del Corriere dello Sport per seguire non solo l’Ischia ma anche il Forio e l’Aenaria. Nella richiesta si sottolinea che Cioffi “ebbe l’intuizione che dovesse nascer e consolidarsi una Stampa Locale Sportiva e fondò, insieme ad altri pochi colleghi,la “Tribuna Sportiva dell’isola d’Ischia”, un quindicinale che purtroppo, ebbe vita breve: uscì infatti, per soli tre anni”. Il merito di questa iniziativa sta nel fatto che da questa esperienza giornalistica “nacque definitivamente la Stampa Locale nell’isola d’Ischia che ebbe protagonisti come Franco Conte, Franco Postiglione, Davide D’Ambra, Giuseppe Valentino e soprattutto Domenico Di Meglio e tanti altri numerosi giornalisti locali che hanno poi intrapreso varie strade, impegnandosi sia nella stampa locale che in quella regionale e nazionale ed in altre professioni”.
I sottoscritti fanno questa proposta come giornalisti locali che hanno partecipato e partecipano alla affermazione definitiva della Stampa Locale; come sostenitori della battaglia che proprio Mario Cioffi condusse anche per il rispetto del lavoro remunerato del giornalista “locale” (trattato malissimo dagli editori e spesso mortificato nella sua dignità professionale) e dei diritti del contratto di lavoro giornalistico per i “corrispondenti”, un esempio che in tempi di estrema precarizzazione del lavoro giornalistico e di crisi profonda dell’ informazione scritta, merita di essere sottolineato.