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News A dieci giorni dieci dalla Pasqua l’isola in mutande, altro che giro turistico alle Fiere!
A dieci giorni dieci dalla Pasqua l’isola in mutande, altro che giro turistico alle Fiere!
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9 anni ago |
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Sono andati perfino oltreconfine, benchè siano i meno titolati a promuovere un’isola che stanno facendo del loro meglio per rendere sempre meno presentabile. Gli ineffabili amministratori nostrani, che sembrano arrivare sempre da Marte, ogni anno si sobbarcano a spese della comunità la “fatica” dei viaggi pubblicitari alla principali fiere turistiche in Italia e all’estero, senza portare nella borsa né uno straccio di programmazione turistica né una novità spendibile nella qualificazione dell’offerta né, tanto meno, un territorio pronto ad affrontare la nuova stagione turistica. Come sanno bene i residenti e quanti anche in questo periodo, e per tutto l’inverno, hanno scelto Ischia per le loro vacanze, trovandosi in mezzo a strade dissestate e sfasciate, cantieri aperti per lavori che non finiscono mai, disservizi a go-go e finanche i “luoghi cartolina” trascurati e malridotti. Allo stato, a dieci giorni appena da Pasqua, Ischia è impresentabile, nonostante la sua immensa e inossidabile bellezza, giacché per fortuna Madre Natura è stata talmente prodiga nella sua dotazione iniziale che neppure decenni di malgoverno e un presente di inettitudine possono completamente dilapidarla.
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Purtuttavia, non possono essere sempre il sole, il mare e lo spettacolo del golfo, la vegetazione rigogliosa, le dolci colline verdeggianti, il patrimonio storico-artistico ereditato indegnamente dagli antenati a pararci il didietro nei confronti dei nostri ospiti paganti. E a garantirci la concorrenzialità di cui abbiamo bisogno sui mercati turistici a livello nazionale e internazionale.
Ma cosa sono andati a raccontare, a presentare, a pubblicizzare in giro per fiere? Si fossero dovuti basare sul loro “lavoro”, gli amministratori isolani avrebbero dovuto esporre gigantografie delle strade sventrate, dei marciapiedi impraticabili, delle scavatrici in azione, dei percorsi a rischio per i pedoni, delle spiagge trascurate e delle pinete malridotte. E’ quello il bilancio visibile del loro operato. A cui si aggiunge quello invisibile: la depurazione al palo e l’Area Marina Protetta commissariata, con il conseguente fallimento delle necessarie politiche di tutela e valorizzazione della risorsa mare, strategica anche per la nostra economia turistica. E poi opere indispensabili sempre rinviate e mai realizzate, per lasciare spazio a interventi inutili, peggiorativi e spesso controproducenti. Invece, hanno venduto fumo, come al solito, come fanno da anni senza cambiare mai copione e senza essere mai nemmeno sfiorati dal dubbio che la misura sia colma.
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Foto Qui Ischia
Visto come si presenta Ischia a dieci giorni dieci da Pasqua, e dopo i disastri della scorsa stagione turistica da un versante all’altro dell’isola, bisognerebbe rimandarli indietro, i nostri amministratori, a fare il giro, a spese loro, dei posti dove hanno venduto solo fumo e chiacchiere vuote per fare un’operazione stavolta di verità: invitare i turisti a non venire a Ischia fin quando le strade non saranno di nuovo praticabili, i marciapiedi sicuri, l’illuminazione stradale funzionante, i “luoghi cartolina” opportunamente curati e manutenuti, gli spazi verdi sistemati, i lungomare e le spiagge puliti e decorosi, i servizi efficienti e bene organizzati!
Sarebbe l’unico modo per evitare brutte figure e riflessi pesanti sull’immagine turistica dell’isola e soprattutto per assumere la consapevolezza che così non va e che ci vuole una soluzione di continuità rispetto a questo andazzo vergognoso, che si sta protraendo oltre tutti i limiti dell’umana tolleranza. Sarebbe, alla fine, un segno di resipiscenza…quella strana “cosa” attraverso la quale passa anche la qualità dell’accoglienza che riusciremo a garantire ai nostri prossimi ospiti paganti. Quella “cosa” che finora è mancata e di cui, purtroppo, ancora non si vede traccia. A soli dieci giorni dieci dalla Pasqua e con la stagione turistica che sta per iniziare in un contesto disastroso.