Le escursioni di Pasquetta, che la festa non trasformi in discariche i boschi e le spiagge!

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Foto Qui Ischia

Il meteo, come sempre, deciderà le sorti di questa Pasquetta. Ma se il tempo lo permetterà, in tanti sciameranno verso le colline, nella giornata che tradizionalmente si passa a contatto con la natura. Anche se nel resto dell’anno non si dimostra nessuna particolare pulsione naturalistica né si è adusi alla frequentazione di luoghi di qualche interesse ambientale. Ma il lunedì di Pasqua è proprio l’eccezione, o meglio l’occasione che conferma la regola e che spinge fuori dalle mura domestiche anche i più restii a rinunciare alla comodità casalinghe e alla succursale di casa a quattro ruote. Un modo per celebrare, più o meno consapevolmente, la primavera, dando continuità all’interminabile pasto pasquale, che si replica all’aperto, in una versione più spensierata, libera e informale.

Lasciate le strade dello struscio ai turisti, che sono arrivati numerosi nonostante una fine di marzo particolarmente capricciosa sul fronte meteorologico, saranno soprattutto gli ischitani, in comitive familiari o di amici a spostarsi per il tradizionale pic nic nel verde. E l’isola offre una varietà di possibilità unica e invidiabile nelle sue zone più interne, tra le colline che ricominciano timidamente a verdeggiare. Luoghi speciali, tutti diversi, tutti straordinariamente spettacolari. Luoghi che accolgono regalando con generosità profumi, colori, quiete e aria salubre. E panorami magnifici. E che meritano di essere ripagati con RISPETTO, DISCREZIONE, PULIZIA.

Già costeggiando tante zone verdi, specialmente lungo le strade, ci si imbatte in sversamenti di rifiuti di ogni genere, ingombranti compresi. Che restano a fare pessima mostra di sé in eterno, un po’ per la difficoltà obiettiva degli interventi, un po’ per le inefficienze delle aziende di nettezza urbana isolane e anche perché gli incivili di passaggio continuano a buttare immondizie, sicuri che resteranno impuniti. Sono già sufficienti quegli scempi per deturpare anche luoghi di grande pregio, spesso sotto gli occhi dei turisti di passaggio. Perciò è auspicabile che la pacifica invasione di Pasquetta non lasci altri rifiuti nell’ambiente. Chi va per BOSCHI E PINETE oggi abbia cura – e ne senta la responsabilità da persona civile – di  non abbandonare bottiglie con piatti e bicchieri di plastica, lattine, involucri vari, buste vuote o, ancor peggio, piene dei resti del pic nic. Di non incrementare il già nutrito elenco di brutture e vergogne sul territorio. Che ci vuole a riportarsi dietro quel che resta del pasto o della permanenza all’aperto, per smaltirlo poi a casa secondo i criteri della differenziata?

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Foto Qui Ischia

Lo stesso vale per i frequentatori delle SPIAGGE, che in tanti punti sono già abbastanza sporche per gli spiaggiamenti invernali di plastica e per la pessima abitudine di alcuni – anche abitanti dei dintorni – di usare gli arenili come depositi di rifiuti o mini discariche “private”. Chi va a passeggiare lungo il mare di questi tempi, non peggiori la situazione. Almeno questo.

Ogni oggetto di plastica lasciato nell’ambiente impiega qualche migliaio di anni per degradarsi. E se finisce in mare, con il tempo si disgrega in particelle minuscole, le microplastiche, di cui è stata trovata presenza nei tessuti dei pesci e che, quindi, è già entrata nella catena alimentare. Perciò la prevenzione è indispensabile ed è responsabilità di tutti. Ricordiamocene oggi, per non trasformare la bella tradizione di Pasquetta e la festa della primavera in un disastro per l’ambiente che è la nostra casa comune e anche la principale risorsa del territorio.

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