Dal cantiere della Siena direttamente sull’arenile, così si “ripasce” la Spiaggia dei Pescatori

IMG_3770

Foto Qui Ischia

IMG_3759

Foto Qui Ischia

IMG_3761

Foto Qui Ischia

IMG_3766

Foto Qui Ischia

IMG_3769

Foto Qui Ischia

E’ possibile che qualcuno, se non l’ha già fatto, si stia preparando a rivendicarlo come un grande risultato: ripasciuta la Spiaggia dei Pescatori! Alla vigilia (quasi) della nuova stagione balneare una notiziona, non c’è che dire. Senza contare che per rendere possibile la grande impresa, è in atto da due giorni un’operazione in grande stile dalla Siena, che ha già interessato buona parte del litorale della Mandra, da via Pontano fin oltre la curva davanti al “Sole mio”. Lì, lungo il limite della spiaggia si susseguono grossi cumuli di materiale marroncino, che obiettivamente si fatica a definire “sabbia”. Almeno osservando e toccando la differenza rispetto alla sabbia grigia preesistente e familiare, come sta capitando a quanti in questi giorni s’imbattono, in corso d’opera, in quella imprevista novità.

IMG_3760

Foto Qui Ischia

L’operazione era cominciata ieri, quando dei capienti furgoni avevano cominciato la spola tra il cantiere del parcheggio della Siena e la spiaggia. Già, perchè il materiale usato per il “ripascimento”  proviene da quella montagnola alzata da qualche mese proprio al di là del muro di confine tra via Pontano e l’area della Siena. E infatti, mentre i cumuli si moltiplicano lungo la spiaggia, di quello enorme nel cantiere è rimasta, ben visibile dalla strada, solo una parte. Che presumibilmente è destinata a finire anch’essa sul tratto di arenile rimasto finora intatto, tanto per completare l’opera.

Un’opera capillare, visto che i vari carichi di materiale sono stati depositati davanti a tutti gli stabilimenti balneari e alla spiaggia libera del  pezzo finora “trattato”. Quella roba dovrà essere man mano trasferita e sparsa sulla spiaggia, a cura del personale dei “bagni”, che in qualche caso già oggi era all’opera con pale e rastrelli, tra la nuvola di polvere che si sollevava man mano che si procedeva. Mentre si è già provveduto a ricoprire la condotta fognaria maldestramente insabbiata meno di un anno fa, che la recente mareggiata da scirocco aveva riportato alla luce esponendola anche alla furia del mare.

IMG_3771
Foto Qui Ischia
IMG_3772
Foto Qui Ischia
IMG_3773
Foto Qui Ischia
IMG_3774
Foto Qui Ischia

“Arò ven ‘sta robb?”, la domanda di un giovane a passeggio con il cane lungo l’arenile ad un conoscente del posto. “Dalla Siena”, la risposta. Accolta con un’espressione di grande sorpresa, sottolineata dal commento successivo: “Ma chest che sabbia è?”. Già, che sabbia è? L’interrogativo è legittimo, tanto più guardandola da vicino, quella “polvere” con tanti sassolini al suo interno, che sembrerebbe essere più appropriata per un cantiere edile, quale quello da cui proviene, come sabbia da costruzione, piuttosto che per essere sparsa su una delle più belle e frequentate spiagge dell’isola. Certo erosa, anche dalle mareggiate di questi ultimi mesi, ma questo giustifica un “ripascimento” a tutti i costi, a prescindere dalla qualità dei materiali scaricati sul litorale?

Vale la pena di ricordare che tra un mese comincerà ufficialmente la stagione balneare e che, tra sole quattro settimane e forse anche meno, su quella roba cammineranno e si stenderanno i bagnanti, i bambini la scaveranno, impasteranno, ci giocheranno. Il materiale che arriva dritto dritto da un cantiere in piena attività, che garanzie offre dal punto di vista dell’uso, completamente diverso e particolare, che se ne farà tra pochissimo?

E quella “sabbia”, se finirà in mare alla vigilia della stagione balneare, avrà effetti sulla limpidezza e la qualità dell’acqua in cui ci bagneremo? Da utenti del mare, perplessità e domande sono naturali, scontate e perfino doverose. Anche in presenza di regolari autorizzazioni allo sversamento di quella roba sull’arenile, come pare che vi siano. Qualcuno risponderà e chiarirà i dubbi sollevati da questa sorprendente vicenda?

 

 

What Next?

Recent Articles