Corso Vittoria Colonna, quel segnale stradale ad altezza di “capocciata”

segnale

Foto Ennio Anastasio

ENNIO ANASTASIO

Sbattervi  la faccia contro, certo può essere quella la logica adottata nel posizionamento del segnale di moderazione della velocità delle auto a 30 km orari, segnale vistoso che appare sul palo lungo il ciglio del marciapiedi in Via Vittoria Colonna. Vien da ridere ma non è così, soprattutto per i tanti sfortunati che non hanno potuto evitarlo perché posizionato ad un’altezza di appena un metro e mezzo dal suolo e così, vuoi per distrazione, vuoi per l’oscurità ma vuoi soprattutto per la sua anomala posizione, un bel “bang” cioè una bella facciata contro quella lamiera fredda capita quasi quotidianamente a molti malcapitati ignari del segnale di pericolo, molte volte  turisti a passeggio,ma anche  studenti dell’Istituto Nautico che risalgono la strada per raggiungere l’autobus. Già, proprio quel segnale  che avverte di osservare un limite preciso alla guida ma che nello stesso tempo non si preoccupa minimamente di rappresentare un rischio permanente per l’incolumità dei pedoni, gli stessi che appunto ogni giorno e per diversi motivi transitano in centinaia sul quel tratto di strada.

Ora, perché quel segnale è stato posizionato lungo il palo ad un’altezza così ridotta dal suolo stradale? Le foto illustrano che al di sopra di esso vi è un altro segnale, quello di fermata autobus posto alcuni anni addietro quando si chiese l’inversione di marcia, provenendo dunque da via Francesco Sogliuzzo  (nota come traversa Excelsior) e quindi spostando la fermata del mezzo pubblico sul lato opposto della strada. Si è poi ritornati al vecchio senso di marcia e cioè da via Pontano ma il segnale autobus è rimasto lì, seppur l’art. 38 Cod. strad. testualmente recita e dispone: “la segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza da parte degli Enti o esercenti obbligati alla sua opera e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata” .

La segnaletica di fermata autobus non è stata dunque rimossa benché allo stato attuale inutile,  ma sullo stesso palo e al di sotto del primo segnale è stato collocato il segnale killer ben  basso ad altezza di “capocciata” per intenderci, ed anche qui interviene e ci sostiene il Cod. Strad, art 81 , “tutti i segnali insistenti su marciapiedi o comunque su percorsi pedonali devono avere un’altezza minima di metri 2,20 dal suolo ad eccezione delle lanterne semaforiche”.

Se a tutto questo aggiungiamo non per polemica ma solo per  completezza di informazione e onor di cronaca che nell’ultimo decennio persino i giapponesi starebbero per raggiungere l’altezza media degli occidentali come affermano le statistiche del Ministero della pubblica Istruzione e lo stesso Direttore di ricerca Dott. Makiko Konchi ( Istituto nazionale scienze biologiche Tokio) la domanda all’improbabile assessore alla quotidianità del Comune d’Ischia al quale poter affidare i piccoli ma anche grandi problemi che ogni giorno i cittadini vivono sul territorio con la possibilità di interfacciarsi serenamente onde fronteggiare gli interventi che necessitano di priorità, è la seguente: “assessore, quando lo alziamo su quel palo questo benedetto segnale, tanto “maledetto” da quanti vi sbattono contro?”.

What Next?

Recent Articles