Il silenzio assordante degli ultimi giorni, non giustificato neppure dalle ferie pasquali, non lasciava presagire già nulla di buono. Ma siccome, a fronte dell’assenza della tanto attesa novità positiva, era mancata anche la notizia negativa, qualche barlume di speranza era ancora legittimo. Fino a poco fa. Perchè adesso tutto è chiaro, grazie ad una lettera che il direttore sanitario del “Rizzoli”, Maria Valentina Grossi, si è premunita di inviare ieri, prima del ponte del 25 aprile e con quattro giorni di anticipo rispetto alla data stabilita del 27 aprile, per comunicare che la raccolta di sangue è sospesa! Una lettera che equivale ad un pugno nello stomaco per coloro che domenica prossima avrebbero sacrificato volentieri e volontariamente il loro tempo libero per andare a donare il sangue e per tutti coloro (e sono tanti) che in questi anni hanno svolto in modo encomiabile quest’opera di volontariato di altissimo valore civile e sociale, rispondendo agli appelli e all’attività di sensibilizzazione svolta sul territorio dalla Fidas-Advs dell’isola d’Ischia. Che fino all’ultimo ha cercato di evitare in ogni modo questo sconcertante epilogo, offrendo come sempre il massimo supporto e sostegno, anche pratico, ad una organizzazione sanitaria che ormai faceva acqua da tutte le parti, sempre più inefficiente e inadeguata ad offrire la necessaria assistenza per le donazioni periodiche.
A questo punto, sgombrato il campo da ogni (nell’ordine) aspettativa, speranza, illusione non resta che da prendere atto di una gigantesca VERGOGNA, che si è consumata e si sta consumando a danno di un servizio sanitario di primaria importanza a livello locale regionale e nazionale e dei cittadini isolani che solo per spirito di solidarietà e senso civico vi hanno dato il loro essenziale e vitale contributo fino ad oggi.
E’ davvero una brutta storia, quella di cui ieri è stato scritto il capitolo più spiazzante e sconvolgente. Che si è materializzato nella lettera inviata dal direttore sanitario Grossi al presidente della Fidas isolana, Luigi Trani, al vice presidente Coppola, alla responsabile del Sit (il Servizio trasfusionale del “Cardarelli” punto di riferimento regionale per le donazioni a Ischia) e al dottor Caruso del “Rizzoli”, che dirigeva l’équipe degli operatori non più disponibili a seguire le donazioni. Oggetto della missiva: la sospensione della raccolta di sangue del 27 aprile 2014. Sospensione decisa perchè “nonostante gli inenarrabili sforzi tesi ad organizzare il servizio di donazione da parte degli operatori di questo presidio ospedaliero, domenica 27 p.v, non sarà possibile effettuare la raccolta sangue come da calendario”.
La motivazione, tanto solida sul piano burocratico quanto inconsistente su quello logico, è così illustrata: “Si sottolinea che non essendo detta attività (la donazione di sangue, ndr) riconducibile ad un “Livello essenziale di assitenza” (LEA), questa Direzione non può in alcun modo obbligare i propri operatori a svolgere tale compito, fino ad ora effettuato con grande disponibilità e spirito di sacrificio”. Dunque, alla fine è stato il sistema, dimostratosi incapace di assicurare ai propri dipendenti il corretto pagamento delle prestazioni straordinarie corrispondenti, a fare finora un piacere ai cittadini che, “gratis et amore Dei”, sono andati donare quel sangue che serve per salvare vite umane e far funzionare ospedali come il “Rizzoli”! Roba da non credere! Eppure, questa è la “spiegazione” addotta, unitamente alla storia del “LEA”, che rappresenta un altro controsenso grosso come l’Everest: se donare il sangue non è catalogato come livello essenziale di assistenza, dunque è un optional, un di più, un qualcosa di superfluo di cui si può fare a meno, come si sta facendo a Ischia? E come la mettiamo con le campagne massicce e gli appelli continui che in Campania come nel resto d’Italia si fanno per incentivare le donazioni, perchè il sangue disponibile non è mai abbastanza? E come la mettiamo con le carenze di sangue e di emoderivati che soprattutto d’estate mettono a rischio perfino gli interventi chirurgici nella nostra regione divenuta a fatica appena autosufficiente negli ultimi anni?
A rendere ancora più assurda la vicenda è che non si tratta neppure (e sarebbe comunque gravissimo) di una sospensione temporanea, limitata alla sola data del 27, ma di una interruzione per ora senza scadenza. Infatti, nel chiudere la comunicazione il direttore Maria Valentina Grossi si è impegnata (questo il verbo usato da lei) “a comunicare in tempo utile se l’attività potrà riprendere dall’11 maggio in poi”. E i donatori ringraziassero pure per questo piacere che un sistema assolutamente disorganizzato e inefficiente potrebbe riservare loro.
Preso atto della situazione incredibile che si è verificata a Ischia, adesso è indispensabile, doveroso, irrinunciabile fare completamente luce sulle responsabilità che l’hanno determinata. Dov’è che il meccanismo non ha funzionato, a quale livello? Quello del “Rizzoli”? Quello dell’Asl Na2Nord? Quello del Sit del “Cardarelli”? Di due di loro o di tutti e tre? E’ questo che i cittadini, che finanziano il Sistema sanitario oltre ad esserne i beneficiari, hanno il sacrosanto diritto di sapere. Data la gravità, l’illogicità e la portata di questa vicenda nessuno per la sua parte, a Ischia come a Monteruscello-Frattamaggiore e a Napoli, se la potrà cavare con la solita manfrina pilatesca e il comodo rimpallo di responsabilità a cui è avvezza certa cieca burocrazia all’italiana. Chi è artefice di questo scandalo deve venire fuori con nomi, cognomi e indirizzi. Per continuare a credere di vivere in un Paese civile.
LA RISPOSTA DELLA FIDAS-ADVS ISOLA D’ISCHIA ALLA NOTA DELLA DIREZIONE DEL “RIZZOLI”
Con riferimento alla nota in oggetto si evidenzia quanto segue: l’unità di raccolta sangue presso il presidio ospedaliero A. Rizzoli di Lacco Ameno è stata costituita in attuazione al piano ospedaliero della Ragione Campania di cui all’allegato M “La riorganizzazione della rete trasfusionale ospedaliera” adottato con Legge regionale n. 2/1998;
i servizi trasfusionali e tutte le attività (ivi compresa la raccolta sangue) indicate all’art. 2 della L. 219/2005, avente ad oggetto “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”, costituiscono Livelli essenziali di assistenza in virtù di quanto indicato al successivo art. 4 co. 2 della citata legge.
Quanto riportato nella Vs. nota indicata in oggetto costituisce un atto di gravità estrema. Si richiede la convocazione di un tavolo di confronto previa adozione da parte di Codesta Spett.le Direzione di uno specifico e urgente ordine di servizio volto a far svolgere regolarmente la raccolta di sangue prevista, in accordo al calendario delle raccolte di sangue concordato con le SS.LL, per domenica 27 aprile.
La scrivente declina ogni responsabilità in ordine alle gravi conseguenze che la decisione in oggetto determinerà in termini di responsabilità civile, penale (interruzione di pubblico servizio) e amministrativa e si riserva di costituirsi parte lesa nelle eventuali azioni giudiziarie che ne dovessero scaturire. Cordiali saluti - Il Presidente Luigi Trani
CIRO FERRANDINO: NON SI PUÒ FERMARE LA RACCOLTA DEL SANGUE SULL’ISOLA D’ISCHIA
In riferimento alla mancata raccolta del sangue per il giorno 27 aprile 2013 e per il rischio sospensione attività di donazione del sangue per le successive sedute il consigliere comunale di Ischia e capogruppo di Ischia Nuova, Ciro Ferrandino, ha inviato una nota al presidente della Regione Campania, ai consiglieri regionali, ai Sindaci dell’isola e al presidente del Consiglio Comunale Gianluca Trani per sollecitare il Centro Trasfusionale del Cardarelli affinché rispetti gli impegni per il regolare svolgimento della donazione del sangue sull’isola d’Ischia. Al presidente della Regione Campania On. Stefano Caldoro, al Consigliere Regionale del PD On. Nicola Caputo, ai Capigruppo Consiglio Regionale Campania, ai Sindaci dei Comuni dell’isola d’Ischia, al Presidente del Consiglio Comunale di Ischia Dott. Gianluca Trani, Oggetto: sospensione raccolta del sangue del 27 aprile 2014 nota Asl Napoli 2 Nord prot. N. 261 DS/A del 23/4/2014 indirizzata al Presidente Fidas rag. Luigi Trani. Il sottoscritto consigliere comunale di Ischia Ciro Ferrandino, rilevato che dalla lettura della nota in oggetto dettagliata non sarà possibile effettuare la raccolta del sangue del 27 aprile 2014 come da calendario FIDAS 2014; considerato che dalla nota a firma del Direttore Sanitario emerge che non vi è certezza per il prosieguo della raccolta del sangue per le date stabilite per il 2014 dalla FIDAS; tenuto conto della disponibilità e dello spirito di sacrificio degli operatori a svolgere il servizio di donazione; rilevato che la legge 219 del 21 ottobre 2005 all’art. 4 comma 2 stabilisce che le attività trasfusionali rientrano nei livelli essenziali di assistenza sanitaria; considerato che il centro di raccolta sangue di Ischia vanta numerose donazioni annuali e risulta punto strategico di raccolta per tutti gli abitanti dell’Isola d’Ischia e che la chiusura potrebbe essere disincentivante nei confronti dei *donatori attuali e futuri creando un grave danno al tessuto sociale; CHIEDE un vostro intervento immediato presso il centro trasfusionale del Cardarelli competente per territorio per consentire il regolare svolgimento delle donazioni di sangue così come stabilito dalla Fidas Isola d’Ischia. Distinti Saluti Ciro Ferrandino Consigliere Comunale di Ischia Capogruppo Ischia Nuova.