Ci hanno riflettuto per l’intera giornata, i vertici della Fidas-Advs di Ischia sulla nota del direttore sanitario del “Rizzoli”, piombata come una bomba alla vigilia del ponte del 25 aprile e deflagrata insieme alla comunicazione della sospensione della donazione fissata per domenica prossima. Donazione che, invece, la Fidas isolana ha deciso di confermare. Con coraggio e coerenza rispetto ai tanti anni di impegno, entusiasmo e passione civile grazie ai quali si è creato sull’isola un gruppo numeroso e motivato di donatori, che hanno dato e stanno dando un contributo importante alla buona causa della raccolta di sangue in una regione, come la Campania, sempre sul filo del rasoio quanto ad autosufficienza nella disponibilità proprio di sangue ed emoderivati.
Dunque, la data del 27 aprile non è stata affatto cancellata. E lo indica con chiarezza lo striscione esposto sulla facciata del presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia, che non è stato rimosso, a dimostrazione della volontà di procedere come da programma. Peraltro, il calendario degli appuntamenti 2014 era stato proposto al Servizio trasfusionale del “Cardarelli”, che è il riferimento per le donazioni, e approvato con diversi mesi di anticipo. Ma, a quanto pare, tutto questo non è servito a garantire un supporto organizzato ed efficiente da parte del “Rizzoli” in particolare e dell’Asl Na2 in generale, come dimostra l’incredibile disimpegno formalizzato dal direttore Maria Valentina Grossi con la sua nota di ieri.
A questo punto, visto che il “Rizzoli” non è in grado di fornire il personale per la prossima donazione e le successive, la Fidas-Advs ha deciso di procedere ugualmente, con le proprie forze. Grazie alla collaborazione di professionisti seri e motivati che, per puro spirito di servizio, si sono resi disponibili per la necessaria assistenza sanitaria ai prelievi di sangue. E si comincerà proprio dalla mattinata del 27, all’ora stabilita. “Non potevamo lasciar perdere come se nulla fosse, interrompere dopo tanti anni un percorso importante di solidarietà e di partecipazione – dice il presidente dell’associazione isolana, Luigi Trani – Ci abbiamo pensato e abbiamo concordato che la cosa più giusta da fare è proseguire il programma stabilito. Però per la giornata di domenica lanciamo un appello particolare, ai Sindaci e agli amministratori isolani, perchè siano loro a venire a donare come testimonianza di vicinanza e di sostegno ad una battaglia che non è solo nostra, giacchè la raccolta sangue è un impegno che riguarda tutti”.
Perciò, anche se potranno come sempre partecipare tutti i volontari che lo vorranno, l’appello è preciso e mirato. E c’è da augurarsi che la classe politica isolana sia sensibile e attiva in una situazione così assurda, che sembra perfino impossibile si sia potuta verificare in un paese civile come dovrebbe ancora essere il nostro.
E comunque l’intenzione della Fidas-Advs, alla quale sono giunte in queste ore tante dimostrazioni di appoggio e solidarietà e non solo sull’isola, è di rendere possibili anche le donazioni a venire. Per questo motivo si è deciso di confermare anche l’appuntamento del mese di maggio, che sarà solo posticipato di una settimana, dall’11 al 18 maggio.