Quando spostarsi in autobus garantisce una sauna per nulla salutare

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Foto Qui Ischia

Dopo le vicissitudini dell’anno scorso e gli enormi disservizi subiti, non si può non vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma per quanti, fortunatamente per loro, non hanno fatto esperienza di quel che è stato, la situazione attuale è ancora lungi dall’essere ottimale. Basta ascoltare i commenti e le lamentele dei viaggiatori forestieri dei mezzi pubblici dell’Eav, per rendersi conto che la questione della qualità del servizio pubblico di linea è tutt’altro che superata, anzi. E in questi giorni di caldo precoce lo si è potuto sperimentare direttamente sui bus, dove le condizioni climatiche – diciamo così – si presentano in molti casi come proibitive. Compresi i mezzi ultimi arrivati, per rinforzare il vetusto e disastrato parco automezzi in dotazione all’isola.

Negli anni, ci siamo disabituati al funzionamento dell’aria condizionata sui mezzi pubblici. Anche in piena estate, essendo già un miracolo che gli autobus si muovessero e frenassero (quasi) regolarmente, chi andava a pensare di sollevare il problema dell’impianto di condizionamento fuori uso? E così si è sopportato l’insopportabile, l’anno scorso,  fin quando il caldo si è fatto sentire. Ma adesso che le temperature hanno cominciato ad alzarsi di nuovo, la questione si ripropone. E anche con una certa impellenza. Perché sui bus non solo non c’è più traccia di condizionamento, a parte la scritta che annuncia ciò che manca, ma non sono utilizzabili spesso neppure i finestrini, per garantire il naturale ricambio d’aria e il venticello provocato dal movimento.

“Ma non si può aprire il finestrino?”, è la domanda ricorrente in questi giorni di primi caldi, che si percepiscono ancora di più nel chiuso delle vetture già affollate. Ed è fastidioso prendere atto che la domanda impone una risposta negativa in tanti, troppi casi. Ci sono viaggiatori accaldati, stanchi, che soffrono non di rado anche il mal d’auto e che si devono rassegnare, durante gli spostamenti sul territorio anche i più lunghi, ad un “effetto sauna” niente affatto piacevole.

Siamo all’inizio della stagione turistica, non è questo il momento di intervenire almeno per rendere funzionanti i finestrini di tutti gli autobus in servizio? E’ già un deficit serio per una località che vive di turismo  non poter contare sul condizionamento a bordo dei mezzi pubblici, ma che non ci sia neppure la possibilità di una piccola, doverosa alternativa è incredibile davvero. Almeno i finestrini, li vogliamo riattivare, perchè possano essere aperti quando serve? Ci rendiamo conto di quanto possa essere disagevole dover soffrire il caldo in un autobus con i finestrini sbarrati, dove si viaggia “azzeccati” come sardine?

E se da isolani siamo abituati al peggio, non si può pretendere che i turisti, dopo aver pagato il biglietto, debbano subire un disservizio che sarà sottolineato a dovere nei loro racconti di viaggio e magari sarà motivo di sconsigliare un  soggiorno sull’Isola Verde. E non ci sarebbe da stupirsene, con un  livello qualitativo tanto basso del servizio pubblico, da cui i forestieri dipendono per ogni spostamento, dunque per vivere appieno la loro vacanza e scoprire il territorio.

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