Di recente, tra i numerosi visitatori stranieri, è arrivata a Villa Arbusto anche una signora dalla Grecia. Ha girato il Museo, si è soffermata a lungo davanti alle vetrine, ha osservato i tanti reperti esposti, che raccontano la storia antica della nostra isola dalla Preistoria all’epoca romana, dedicando particolare attenzione alle testimonianze pithecusane. Il suo non era lo sguardo, sia pur attento e affascinato, di una ospite qualunque. E alle sue osservazioni si accompagnavano valutazioni e confronti. Lei, semplicemente, non era una semplice visitatrice. Ma un’archeologa greca, professoressa all’Università di Atene, NOTA KOUROU, che è uno dei massimi esperti mondiali di ceramica dell’Età del Ferro e che, tra l’altro, ha partecipato a lungo a campagne di scavo anche in Eubea. La sua presenza a Ischia, dunque, è da collegarsi proprio all’interesse a conoscere da vicino quanto resta – il tanto che ci resta – della prima colonia greca in Occidente. E prima di andarsene si è presentata alla sua collega ischitana che si occupa del Museo, Mariangela Catuogno, e ha voluto conoscere anche l’assessore alla Cultura Cecilia Prota. E ad entrambe ha manifestato la sua sorpresa nello scoprire la varietà e importanza dei reperti del nostro museo. Tanto straordinari quanto inaspettati, anche per chi proviene dalla terra dei coloni euboici e ha trovato a Ischia un tesoro archeologico che nulla ha da invidiare a quelli della madrepatria. Opinione comune a tanti altri studiosi ed esperti stranieri che hanno avuto modo di visitare il Museo di Pithecusae e, quando erano aperti, gli Scavi di Santa Restituta.
E il Primo Maggio, com’è ormai consuetudine ogni prima domenica del mese in linea con gli indirizzi nazionali, ingresso gratuito al Museo Archeologico di Pithecusae, che sarà regolarmente aperto la mattina. Come ogni giorno, tranne il lunedì.
Intanto, dopo il protocollo d’intesa firmato prima di Natale con i Giardini La Mortella, il Comune di Lacco Ameno ne ha firmato un altro con la Fonte di Nitrodi, con gli stessi presupposti – ovvero attivare una collaborazione con scambio di materiale informativo da diffonder tra i rispettivi visitatori – e le medesima finalità – far conoscere l’esistenza del Museo e promuoverlo tra i frequentatori della fonte. E saranno organizzate anche escursioni che toccheranno queste eccellenze ischitane, primo tentativo di un itinerario culturale e naturalistico che sarebbe non solo auspicabile ma necessario per valorizzare appieno le peculiarità dell’Isola Verde. Speriamo che sia la volta buona.