Il blocco per la corsa ciclistica, c’è chi si è fatto chilometri a piedi per riuscire a imbarcarsi

C’è chi  si era organizzato per partire presto, in modo da non ritrovarsi intralciato dai blocchi previsti per la corsa ciclistica per raggiungere il porto. Ma il tentativo almeno a Forio non ha funzionato. E c’è chi si ha dovuto fare chilometri a piedi, pure con trolley e valigie al seguito, per superare il fermo del traffico scattato a prima mattina anche nel Comune del Torrione e tutto questo benché la gara partisse più tardi a  Ischia, ovvero dall’altra parte dell’isola, per cui non ci sarebbe stato bisogno di anticipare tanto i disagi per chi doveva uscire da casa e muoversi nonostante la manifestazione sportiva.

“Già alle 7 a Forio si sono chiuse le strade. Io da casa per prendere l’aliscafo sono partita a piedi con la valigia e come me altri”, la testimonianza di una cittadina foriana, che certo non poteva aspettare la fine della corsa in bicicletta per partire, dovendo anche tener conto delle coincidenze obbligate con un volo aereo. “E tutto questo per non essere in grado di utilizzare dei walkie talkie, che consentissero di conoscere a che punto del percorso si trovassero i corridori, senza dover chiudere ogni possibilità con così largo anticipo”, la giusta riflessione suggerita dal comprensibile fastidio e disappunto per il tour de force sopportato senza che ve ne fosse, di fatto, la necessità. Solo per un serio deficit organizzativo concretizzatosi all’ombra del Torrione.

Una pessima prova, che si spera possa essere almeno di lezione per prossimi appuntamenti sportivi sulla nostra isola. Durante i quali bisognerebbe almeno avere il buon senso di garantire la flessibilità necessaria per consentire ai viaggiatori di raggiungere i punti d’imbarco. E che non si riesca a comunicare da una parte all’altra dell’isola con tutti mezzi supertecnologici ormai a disposizione di tutti, è davvero assurdo e clamoroso.

What Next?

Recent Articles