Quel premio per la poesia a Karol Wojtyla condiviso con il “Garibaldi” di Nino d’Ambra

Papa Giovanni Paolo II, oggi proclamato santo, oltre ad essersi distinto come drammaturgo (“La bottega dell’orefice”, 1960) aveva anche il dono della poesia. Nel 1986 gli fu conferito il premio Pedrocchi per la poesia presso la Sala dei Giganti dell’Università di Padova, per la pubblicazione della raccolta “Poesie (*1939-1978)”, a cura di Franco Zagato.

Nella stessa circostanza fu conferito a Nino d’Ambra il premio per il suo libro biografico dedicato a “Giuseppe Garibaldi, cento vite in una”, pubblicato nel 1983.

La notizia dei premi fu riportata in diversi giornali dell’epoca. Alcuni ristampati alle pagine 46-48 dell’antologia dal titolo “A dieci anni dal Garibaldi di Nino d’Ambra”, pubblicata nel 1993.

La motivazione del premio al Pontefice oggi San Giovanni Paolo II, di cui tutti conserviamo un indelebile ricordo personale in occasione della sua storica visita sulla nostra isola il 5 maggio 2002, recitava: «Poesie estremamente significative della fatica e delle sofferenze dell’uomo, di ogni uomo, inteso nella sua ampiezza di umanità che trova nel lavoro il suo momento di storia e di sofferenza».

Il premio a Nino d’Ambra, invece, fu così motivato:«Per la notevole opera ed il particolare e minuzioso studio volto a restituire l’immagine popolare di Garibaldi».

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