L’intenzione dichiarata è di sollecitare la ripresa di un dibattito collettivo sul futuro della Caremar, anche in previsione della pronuncia del Tar sul ricorso dell’Autmare contro la privatizzazione della compagnia pubblica di trasporto marittimo, prevista per il 14 maggio prossimo. Così oggi il presidente dell’Associazione degli Utenti del Mare ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta ai Sindaci dei Comuni Forio, Capri ed Anacapri e agli altri Sindaci delle isole del Golfo, alle forze politiche e sindacali, al mondo dell’associazionismo e alla stampa.
“Anzitutto l’Autmare – ha scritto Lamonica – richiama alla V/ attenzione una data, quella di mercoledì 14 maggio 2014! In tale data il TAR Campania discuterà e forse deciderà sul ricorso di Autmare contro la privatizzazione della Caremar che è e rimane, ad avviso della scrivente, una infelice scelta della Giunta Regionale che si sostiene su di un vincolo inesistente dal momento che la liberalizzazione del mercato, decisamente richiesta dall’UE, è cosa completamente diversa dal concetto di privatizzazione. In più, è giusto qui ricordare che l’atto della Giunta Regionale è, e rimane, in contrapposizione alla volontà espressa dal Consiglio Regionale con la Finanziaria del 2009 che, in coerenza con gl’impegni assunti con tutti i soggetti politici in campo compreso Autmare, vuole per i trasporti marittimi essenziali la costituzione della Co.Re.Ma., società mista al 51% pubblica con la possibilità degli Enti Comunali di farne parte.
Cari amici Sindaci e rappresentanti delle forze politiche e del mondo associativo, non staremo qui a richiamarvi una nostra convinzione associativa sulle conseguenze che la privatizzazione della Caremar apporterebbe in una realtà come quella del Golfo di Napoli dove da tempo il Garante per la Concorrenza sta cercando di mettere ordine senza ancora riuscirci, e né vogliamo ricordare a tutti Voi che con l’ultimo Suo deliberato il Garante non esclude nessuna società dalla Sua indagine e che la stessa è stata estesa sia territorialmente sulle rotte pontina ed eoliche, sia aziendalmente coinvolgendo altri soggetti tra i quali l’ACAP, cioè l’insieme degli armatori che decisero di darsi una struttura giuridica operativa alla vigilia, ed a stretta misura, dalla gara del febbraio 2007.
Vi chiediamo, invece, un’ulteriore riflessione sulle V/ scelte che appaiono sempre più fataliste; Vi chiediamo di esprimervi sull’argomento senza lasciarVi condizionare dai disservizi attuali della Caremar che pure esistono e sono gravi e che non sono certamente casuali. Della Caremar va salvaguardata l’idea fondante in relazione alla 169/75 e vanno condannate, nella maniera più decisa possibile, l’attuale gestione aziendale e la politica regionale dell’Ass. Vetrella che nulla fa per rendere utile e produttiva la compagnia regionale, centellinando i soldi e non rimuovendo lo staff aziendale onde averne un altro che fosse in grado di gestire un’entrata da traffico di non poca consistenza ( circa 50 milioni all’anno! ) e/o di procurarsi altre entrate per potenziare la flotta ed il servizio proponendosi per servizi aggiuntivi; condanniamo l’attuale gestione Caremar poichè, in continuità con quella passata, nulla ha fatto e fa per far avanzare un processo di miglioramento e di riqualificazione dei servizi a cui è chiamata.
Vi chiediamo di uscire dal V/ silenzio che non Vi fa onore e non si addice al ruolo istituzionale che avete. E’ l’ora di battere i pugni sul tavolo perché le cose strutturalmente migliorino senza affidarsi al caso ed alla false argomentazioni profetiche di “ benessere” che vengono da Vetrella; è l’ora di non lasciarsi condizionare dall’appartenenza partitica e/o dalla campagna elettorale in corso che già marca una significativa e preoccupante degenerazione nel fatto che la Medmar non fa mistero del suo sostegno a favore del candidato europeo Sindaco Ferrandino, che imprudentemente accetta!
Cari Sindaci, di quanto sopra se ritenete che abbiamo esagerato non abbiatevene più di tanto poichè fin da ora assicuriamo la nostra rettifica ed il giusto riconoscimento se ci rappresenterete una verità ed una vitalità diversa nei V/ rapporti con la Regione e davanti al TAR; scuotetevi e date risposte coerenti alle esigenze delle isole contribuendo a rimuovere l’attuale triste realtà. Fate in modo che il tempo non passi invano lasciando sul tappeto i problemi di sempre, ne va della credibilità istituzionale: se crescono l’abbandono e la sfiducia con esse cresceranno populismi e disvalori che nulla di positivo creano per il futuro!”