A pochi giorni di distanza dall’annuncio sulla scuola elementare “Rodari”, oggi il Comune d’Ischia ha deciso di dare pubblicità ad un ‘altra iniziativa di ammodernamento riguardante l’elementare “Buonocore”. Nel comunicato ufficiale diramato, si definisce “ambizioso” il progetto finalizzato a “una scuola diversa dai vecchi prototipi, dove formare i cittadini di domani seguendo standard qualitativi moderni”. Obiettivo che dovrebbe essere raggiunto attraverso vari interventi di adeguamento delle strutture attuali, che peraltro fanno notoriamente e da tempo acqua da tutte le parti, nel senso letterale del termine. Si prevede, dunque, di mettere in sicurezza i percorsi di accesso, installare un tetto fotovoltaico, realizzare una nuova mensa, di due nuovi laboratori ed una nuova aula. Inoltre, si punta ad ampliare il terzo padiglione, nel quale dovrebbe trovare posto uno spazio polivalente da destinare a luogo di aggregazione, nell’ambito di un’idea di scuola “aperta” al territorio , “allo scopo di realizzare iniziative a forte valenza sociale e culturale”.
Anche in questo caso, come in quello della “Rodari”, si tratta per ora solo di buoni propositi, giacchè la loro eventuale concretizzazione dipenderà dall’ottenimento di un finanziamento di 1,5 milioni di euro, che dovrebbe essere attinto sempre dai Fondi strutturali europei messi a disposizione dalla Regione. Per adesso, sommando i costi degli interventi progettati tra la scuola di via Nuovo Macello e quella di Cartaromana, si è arrivati ad un preventivo complessivo di 5 milioni di euro. Che non è detto sia definitivo, visto che l’amministrazione sta cadenzando la pubblicizzazione dei suoi progetti di edilizia scolastica secondo un’abile strategia mediatica (profumo di elezioni?), per cui è possibile se non probabile che nei prossimi giorni escano altre proposte relativamente agli altri plessi del territorio comunale. D’altra parte, gli edifici delle scuole elementari e materne ischitani versano in condizioni tali che interventi di manutenzione straordinaria importanti sono diventati negli ultimi anni una necessità imprescindibile, solo per garantire agli alunni della scuola primaria condizioni di studio, di vivibilità e perfino di sicurezza minimamente degne di un paese civile. Vedremo se gli annunci di oggi riusciranno a diventare realtà.