Disastro Trasporti. Di Scala: «Ischia è paralizzata: la Regione se ne frega!»

discalaComunicato stampa

A stagione turistica ormai inoltrata, l’isola d’Ischia è piombata nuovamente in un profondo caos sul versante dei trasporti pubblici su gomma.  I vertici dell’Eav e della Regione, nonostante promesse e proclami, si mostrano colpevolmente assenti mentre l’isola, alle prese con l’arrivo di migliaia di turisti, è paralizzata a causa del pessimo servizio che l’Eav sta elargendo sull’isola.

«È triste dirlo, ma siamo nuovamente sul baratro del caos. Io stessa ho provato sulla mia pelle quanto sia diventato avvilente servirsi dei mezzi pubblici a Ischia. Gli autobus che servono l’isola, che sarebbe meglio definire delle vere e proprie carrette per quanto sono obsolete, in questi giorni si sono ridotti a soli 18 mezzi. Ce ne vorrebbero almeno il doppio per garantire un servizio degno di un’isola che vive di turismo e che dovrebbe fare dell’ospitalità la propria principale vocazione». I vertici dell’Eav fanno promesse da marinaio, De Luca aveva promesso decine di mezzi nuovi di zecca che mai sono sbarcati a Ischia e Cascone, presidente della commissione trasporti, sembra davvero poco interessato alle condizioni del territorio isolano».

È quanto ha dichiarato Maria Grazia Di Scala, consigliera della Regione Campania nel commentare la difficile situazione che sta caratterizzando il trasporto pubblico su gomma sull’isola d’Ischia. Interventi non nuovi per la consigliera regionale che fin dai primi giorni del suo mandato ha mostrato particolare attenzione per problemi che attanagliano ormai da anni il versante dei trasporti pubblici delle isole del golfo.

«Approssimazione, superficialità e un raro senso di menefreghismo caratterizzano le azioni di questa amministrazione della Regione Campania quando si tratta di affrontare i problemi delle isole del golfo. Un disinteresse disastroso che penalizza enormemente i cittadini in questo delicato periodo in cui Ischia e Procida si trovano invase da migliaia di turisti. Ed è soprattutto sul versante dei trasporti pubblici che i vertici della Regione stanno dimostrando tutta la propria inadeguatezza».

Gli autobus in giro per l’isola d’Ischia, infatti, sono diventati un miraggio e centinaia sono i turisti che aspettano per decine di minuti pullman alle fermate, senza alcuna protezione, abbandonati sui cigli delle strade dell’isola in preda alle intemperie. Sono state tante le promesse e le rassicurazioni elargite soprattutto per il potenziamento del trasporto su gomma, ma ad oggi la situazione riamane disastrosa.

«Il presidente De Luca sembra interessarsi solo della sua Salerno quando molto ci sarebbe da lavorare anche su Ischia che, è bene non dimenticarlo, incide in maniera decisiva sulle casse della Regione Campania».

E decine sono le segnalazioni degli ospiti costretti ad attendere per lungo tempo, sotto il sole cocente di inizio estate, il passaggio di autobus stracolmi.  Nessuna pensilina a proteggere i turisti dal solleone, pochi autobus in circolazione nonostante i proclami di inizio mandato avessero promesso un miglioramento istantaneo della situazione dei trasporti a Ischia.

«Quei pochi bus in servizio – ha continuato la Di Scala – vengono presi letteralmente d’assalto da chi ha necessità di muoversi sul perimetro isolano rendendo quanto mai spiacevole circolare su un’isola che dovrebbe evocare sentimenti di benessere e relax e che invece presenta al turista tutte le conseguenze dell’immobilismo del governo di De Luca e della scarsa attenzione della IV Commissione presieduta da Luca Cascone».

Ischitani e turisti si chiedono dove siano finiti gli autobus promessi dal presidente De Luca che sul rilancio dei trasporti pubblici aveva concentrato buona parte della propria campagna elettorale.

«E mi chiedo – ha concluso la Di Scala – quanto valga la parola di chi siede ai vertici dell’Eav, come i dottori Sposito e De Gregorio che poche settimane fa, per la precisione il 7 giugno, mi avevano assicurato una risoluzione in tempi brevi della difficile situazione che penalizza l’isola. Le solite parole vuote, le solite false promesse che si infrangono contro una realtà ormai drammatica che danneggia in maniera irreparabile il nome dell’isola d’Ischia, di Procida e di tutta la Campania».

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