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Sanità in crisi, è necessaria la mobilitazione di tutti per difendere il nostro diritto alla salute
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8 anni ago |
Foto Qui Ischia
Una settimana dopo il martedì nero del “Rizzoli”, segnato dal blocco della Rianimazione, rientrato solo a seguito dello scalpore che la notizia aveva suscitato, poche ore fa si è svolta al Poli l’assemblea di cittadini convocata dal Comitato per il Diritto alla Salute. Una riunione che, forse anche perchè preparata in velocità, ha visto una partecipazione non corrispondente alla gravità della situazione dei servizi sanitari sia in ospedale che sul territorio. Ma è proprio la condizione in cui versa la sanità pubblica sulla nostra isola che non consente di arrendersi né di adeguarsi passivamente e in silenzio. La posta in gioco, infatti, è enorme, con un sistema che continua a perdere pezzi importanti e necessari e che garantisce sempre più a fatica il diritto alla salute garantito dall’articolo 32 della Costituzione.
Motivi di preoccupazione e finanche di allarme, purtroppo, non ne mancano in questo periodo riguardo alla condizione della sanità isolana. Con buona pace di esponenti politici che invece di concentrare le loro energie nella risoluzione dei problemi, preferiscono disperderle nei tentativi di negarli o minimizzarli, pensando che sia sufficiente “annunciare” agli ischitani che tutto va bene, per cancellare fatti e circostanze che dimostrano ogni giorno l’esatto contrario.
Perciò, anche la disamina compiuta nel corso dell’incontro è stata impietosa nella sua triste concretezza. Tante, troppe le carenze che si trascinano da anni e che mantengono in uno stato di perenne sofferenza un presidio che deve rispondere ai bisogni di cura e assistenza di una popolazione pari a quella di un medio capoluogo di provincia con il vincolo di un territorio circondato dal mare. E gli ultimi anni hanno conosciuto un depauperamento nei fatti del sistema dei servizi, con conseguenze già pesanti sui Livelli Essenziali di Assistenza.
Dopo la crisi che ha colpito un reparto nodale come la Rianimazione, non è più tempo di tenere la testa sotto la sabbia, nè di limitarsi a sperare che a Napoli intervengano con la dovuta urgenza e incisività per reimpostare la rotta. Che, com’è ora, rischia di mandare la barca a frantumarsi sugli scogli. E su questo c’è stata piena concordanza negli interventi che si sono succeduti nel dibattito. Come sulla necessità di far arrivare le istanze e le richieste-proposte della cittadinanza a chi ha la responsabilità di dare risposte attraverso una manifestazione di piazza nelle prossime settimane.
Una manifestazione corale, che dovrà nutrirsi della presenza e collaborazione di associazioni, gruppi, cittadini. Tutti chiamati a dare il loro contributo, a tutela del diritto alla salute degli ischitani e anche dei turisti.
Per preparare l’appuntamento in piazza, è fissato un incontro organizzativo già per venerdì prossimo all’Hotel San Giovanni di Ischia, ore 18. In quella sede sarà decisa anche la data della manifestazione. Intanto, E’ GIA’ MOBILITAZIONE GENERALE, CHE CIASCUNO FACCIA LA SUA PARTE!