Quando l’isola si fa teatro, quell’itinerario d’arte e storia tra le bellezze di Ischia d’estate

fantasmi4Al contrario di tante cittadine anche piccole di altre parti d’Italia, che l’hanno ricevuto in dote dai secoli passati, nessuno dei centri dell’isola aveva mai avuto la fortuna di poter disporre di un teatro o di qualcosa che gli assomigliasse. Finchè la lunga, a tratti perfino estenuante battaglia condotta dall’Associazione Amici del Teatro, e da Enzo Boffelli in particolare, non ha prodotto frutti con la conquista, almeno a Ischia, di una sala teatrale, l’unica dell’isola. Che in poco tempo è diventata un punto di riferimento importante a livello isolano, sede di spettacoli e rassegne teatrali da settembre a giugno. Praticamente, con una pausa solo nel periodo estivo. Pausa dal teatro, ma non del teatro. Perché, c0mplice il clima favorevole, gli spazi che ospitano performance teatrali si sono moltiplicati. E si tratta di luoghi speciali, che rappresentano un valore aggiunto rispetto a quello, intrinseco, dei singoli spettacoli.

E’ come se il Poli, d’estate, uscisse dalla sua sede in via Morgioni per disperdersi sul territorio, assumendo di volta in volta le caratteristiche di palazzi antichi, di lussureggianti giardini e perfino di strade e vicoli. Ogni volta adattandosi non solo alle caratteristiche fisiche del luogo in cui si identifica, ma anche alla sua storia, alla sua più profonda specificità e identità. Che così si fa essa stessa teatro.

Era cominciato tutto abbastanza timidamente, tre anni fa. Come un esperimento, in una sera d’estate. Nel luogo simbolo dell’isola. Era l’inizio delle visite serali al CASTELLO ARAGONESE. E per l’occasione, veniva proposta una visita guidata “teatralizzata”. Un aggettivo abbastanza generico, una proposta tutta da scoprire. E fu una sorpresa carica di emozione l’imbattersi all’improvviso, lungo un percorso tra le antiche vestigia appena rischiarate nel buio della notte, in personaggi chiave della storia dell’isolotto fortificato. Quattro coinvolgenti monologhi, ben scritti e altrettanto ben rappresentati dalla compagnia Artù, resero la visita notturna al Castello un’esperienza sorprendente. Una “prima” sui generis, di gran successo, che confortò la scelta di proseguire quel percorso appena avviato con altre repliche.

E da allora, ogni mercoledì, quattro luoghi fortemente evocativi dell’isolotto  si trasformano in altrettanti spazi teatrali, che caratterizzano con le loro atmosfere, le loro memorie, i loro panorami e finanche le  loro pietre per accogliere e far rivivere “I fantasmi del Castello”. Così si è arrivati al  terzo anno di una iniziativa che continua a riscuotere un ottimo successo di pubblico.

Dal Castello è partito un “modello” di teatro diffuso che ha trovato sempre nuova linfa in altri siti, tutti di grande valore culturale oltre che ambientale. Da Ischia a Forio. All’ombra del TORRIONE, prendendo ispirazione da personaggi legati a quei vicoli, a quei palazzi, “Gli Uomini di Mondo” hanno ideato e portato in…strada “Scarium” ed è stato un altro esperimento pienamente riuscito. Tanto che hanno raddoppiato, puntando tra giugno e luglio sulla magia di un altro angolo del paradiso ischitano dal grande passato: il PALAZO REALE. Dove ogni mercoledì, ancora per tutto luglio, c’è un “Invito alla corte dei Borbone” con una visita guidata teatralizzata alla Reale delizia isolana, accompagnati da re Ferdinando e dai suoi illustri ospiti e cortigiani. La storia che ancora si fa teatro.

Poi, VILLA ARBUSTO ha offerto spunti preziosi a Salvatore Ronga, che vi ha ambientato l’anno scorso “La trama delle donne”, in replica domenica 31 luglio: un omaggio alle grandi figure femminili dei poemi omerici che assume un fascino tutto particolare a pochi passi dai reperti greci di Pithecusa e dalla Coppa di Nestore, che  fa riferimento alla stessa fonte epica. E per questa estate l’autore e regista ischitano porta in scena all’Arbusto altre due creazioni teatrali, pensate e influenzate dall’identità storica di quel sito: dalla “Metamorfosi” di Ovidio a “La casa di Asterione”, in programma per domenica prossima.

Nel quarto anniversario della morte di Shakespeare, non poteva non rendergli omaggio uno dei più importanti riferimenti degli inglesi in Italia, ovvero  “LA MORTELLA”, che è anche un centro culturale di prim’ordine per la preziosa attività concertistica e di formazione e valorizzazione di giovani talenti a livello internazionale. Stavolta è l’intero giardino figlio di Lady Walton, nella sua magnificenza, a trasformarsi in scenografia naturale per il capolavoro del Bardo, “Sogno di una notte di mezza estate”, in una versione davvero magica della compagnia Artù. Un altro appuntamento settimanale, di venerdì, che al debutto qualche giorno fa ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico. E non c’è da stupirsene, visto che questo connubio tra teatro e natura è assolutamente intrigante e fascinoso, perdipiù proprio di notte e d’estate…

Così, un tassello dopo l’altro, a Ischia si va componendo un ITINERARIO TEATRALE ESTIVO in esterni, unico nella varietà delle soluzioni artistiche e degli ambienti che propone. Sontuoso addirittura, per il valore dei luoghi e delle storie di cui il teatro si è appropriato, per ricrearle e animarle secondo le sue regole, i suoi tempi e la sua magia. E non è che l’inizio di un percorso che potrà arricchirsi di altre sedi, di altre opere, di altre emozioni. Un nuovo richiamo, originale, dell’estate ischitana.

What Next?

Recent Articles