Li lasciano con non chalance. Come se fosse un gesto naturale e inevitabile. Senza scomporsi o farsi problemi, figuriamoci. Dove gli capita o gli fa più comodo. Di solito, nello stesso posto, ogni giorno. Che può essere in posizione più o meno “discreta”, secondo criteri imperscrutabili. Alla fine, ogni angolo va bene. Tanto, che sia più o meno visibile, non interessa granché a chi se ne infischia delle regole più elementari della civiltà. L’importante è liberarsi del fardello, con il suo contenuto ingombrante, puzzolente, fastidioso che non sta bene in casa, ma per strada sì. A qualunque ora, tranne quella stabilita per il conferimento, che si tratti delle zone con il ritiro porta a porta o di quelle centrali in cui ci si deve recare al camion. E così i sacchetti con i rifiuti si trasformano in schifoso abbellimento qua e là per il paese. Esposti per intere giornate sotto il sole “caliente”, a beneficio di passanti, residenti e animali vari, comprese le incursioni notturne dei topi, sempre pronti a “vedersene bene”.
Con l’estate (soprattutto) si ripropone il copione noto e arcinoto per le strade di Ischia, dal centro alla periferia, in punti che da un anno all’altro si confermano prediletti dagli sporcaccioni seriali. Sacchetti neri, bianchi o colorati di vedetta in strade e vicoli, lasciati per ore, fino al passaggio degli addetti il giorno dopo. O anche più giorni dopo, visto che non sempre è possibile ritirarli in giornata, quando hanno un carico assortito. E si tratta della stragrande maggioranza degli abbandoni stradali. Com’è logico, del resto: se me ne frego dell’orario e delle modalità di conferimento, perchè mi dovrei mettere a perdere tempo per dividere i rifiuti in base al calendario settimanale? Si piazza tutto nel sacco quotidiano e poi sono fatti loro…
E’ andata sempre liscia agli sporcaccioni. Quelli che praticano l’abbandono libero del sacchetto da tempo e l’hanno potuto fare sempre con la massima libertà e quelli che ci provano per la prima volta e, non incontrando problemi, continuano a farlo perchè tanto non costa niente.
E’ proprio così. Gli incivili sporcaccioni hanno piena libertà di azione. A Ischia, per loro è una pacchia. Nessun controllo, nessuna sorveglianza, NESSUNA MULTA, appena qualche cartello di monito che lascia il tempo che trova. In fondo a Casalauro, per esempio, è comparso da qualche settimana un avviso di area videosorvegliata: ma allora com’è che non si riesce a individuare chi lascia i sacchetti per intere giornate sul residuo del vecchio leccio abbattuto?
Così il via libera è assicurato. In un paese dove le regole sono solo sulla carta e neppure una timida deterrenza si riesce a realizzare, gli incivili trovano terreno fertile per manifestare al meglio le loro virtù. E sono gli altri, quelli che le regole le rispettano, a doversi adattare (non adeguare, eh) al peggio, prendendosi a pizzichi sulla pancia. Intanto, il 16 agosto si inizierà a pagare la Tarsu. Della serie, cornuti e mazziati…